Se vi trovate qui, è probabile che abbiate avuto esperienze di disagio o limitazioni legate alla vostra spalla. La buona notizia è che attraverso una corretta fisioterapia e riabilitazione è possibile affrontare questi problemi con successo, recuperando la piena funzionalità e il benessere.

Che siate reduci da un infortunio sportivo, vi stiate riprendendo da un intervento chirurgico o semplicemente vogliate migliorare la salute generale, qui troverete informazioni dettagliate e l’aiuto necessario.

Quali sono i sintomi comuni che potrebbero richiedere una riabilitazione per la spalla?

La riabilitazione diventa necessaria quando si manifestano sintomi che indicano problemi muscolo-scheletrici o articolari. Il dolore persistente è uno dei sintomi più evidenti e può presentarsi in diverse forme, come dolore acuto, sordo o lancinante. Può essere localizzato nella spalla stessa e irradiarsi lungo tutto il braccio. Inoltre, la sua presenza costante può interferire significativamente con le attività quotidiane, limitando il movimento e causando disagio anche nel riposo.

La debolezza muscolare e la sensazione di instabilità sono ulteriori segnali che indicano la necessità di affrontare una fisioterapia per una riabilitazione mirata. La mancanza di forza o la perdita di tono può compromettere la capacità di sostenere oggetti o eseguire movimenti precisi. L’instabilità, invece, può far sì che la spalla “scivoli” fuori sede, aumentando così il rischio di infortuni.

Oltre a questi campanelli d’allarme, il gonfiore e l’infiammazione intorno all’articolazione spesso accompagnati da diverse condizioni, come tendinite, borsite o artrite, sono problemi risolvibili attraverso l’uso di modalità di fisioterapia specifiche e tecniche di terapia manuale.

Quali esercizi sono efficaci nel trattare i problemi alla spalla?

Gli esercizi di riabilitazione sono fondamentali nel trattamento di una vasta gamma di problemi che comportano limitazioni nella mobilità. Ecco alcune tecniche mirati da effettuare durante la riabilitazione:

Esercizi di mobilizzazione articolare che mirano a migliorare la mobilità. Alcuni esempi includono l’estensione passiva della zona, le rotazioni esterne ed interne, nonché il sollevamento del braccio sopra la testa.

Esercizi di rinforzo muscolare che possono includere sollevamenti laterali, sollevamenti anteriori, sollevamenti posteriori e l’utilizzo di resistenza elastica o pesi leggeri.

Esercizi di stabilizzazione scapolare come le retrazioni scapolari, le elevate della scapola e le push-up.

Esercizi di stretching per aumentare la flessibilità. Possono includere stretching per il rilassamento dei pettorali, la trazione del muscolo deltoide e il rilassamento dei muscoli posteriori della spalla.

Esercizi di controllo motorio come i movimenti del pendolo, l’allenamento della propriocezione e gli input di controllo del movimento con l’utilizzo di palle terapeutiche o fasce elastiche.

Esercizi funzionali da eseguire una volta raggiunta una certa stabilità e forza. Aiutano a migliorare la capacità di eseguire le normali attività senza dolore o limitazioni.

È importante notare che durante le sessioni bisogna seguire attentamente le indicazioni del fisioterapista e fare in modo corretto e regolare ogni movimento per ottenere risultati ottimali a breve, medio e lungo termine.

Quanto tempo può richiedere il recupero dopo un infortunio alla spalla?

Il tempo necessario per il recupero può variare considerevolmente in base alla gravità dell’incidente, alla tipologia di trattamento riabilitativo impiegato, alla risposta individuale e ad altri fattori. Tuttavia, è possibile delineare alcune linee guida generali per avere un’idea del tempo di recupero.

  • Infortuni lievi o acuti: Se l’infortunio è di lieve entità o di natura acuta, come uno stiramento o una lieve distorsione, può richiedere da alcune settimane a alcuni mesi.
  • Infortuni moderati: Se l’infortunio è di moderata entità, come una lesione del tendine o una distorsione più grave, il tempo di recupero con la potrebbe estendersi da alcuni mesi a diversi mesi.
  • Infortuni gravi o post-operatori: In caso di infortuni gravi, come una rottura del tendine della cuffia dei rotatori o una lussazione, o dopo interventi chirurgici, il tempo di recupero con la potrebbe essere più lungo, spesso da diversi mesi a un anno o più.
  • Fattori individuali: Va considerato che ogni individuo risponde in modo diverso alla riabilitazione. Alcuni possono recuperare più rapidamente di altri a causa di fattori come l’età, lo stato di salute generale, il livello di attività fisica e la conformità al programma di riabilitazione prescritto.

Quali sono le tecniche di terapia manuale utilizzate nella riabilitazione per la spalla?

Le tecniche di terapia manuale giocano un ruolo fondamentale nel migliorare la mobilità articolare, ridurre il dolore e ripristinare la funzione ottimale dell’articolazione della. Ecco alcune delle tecniche di terapia manuale più utilizzate:

Manipolazioni articolari: movimenti veloci e controllati per ripristinare la normale funzione. Possono essere utilizzati per trattare rigidità, blocchi e limitazioni di movimento. L’obiettivo è la congruenza articolare e la riduzione del dolore.

Mobilizzazioni articolari: movimenti lenti e graduali per aumentare la mobilità senza causare stress eccessivo. Queste tecniche possono essere utilizzate per trattare l’instabilità, migliorare la flessione dei tessuti molli e ridurre la tensione nella zona.

Stretching muscolare manuale: una tecnica che coinvolge l’applicazione di pressione controllata sui muscoli della zona per ridurre lo stress. Può essere utilizzata per il rilassamento, l’elasticità e la compressione delle articolazioni.

Trigger point therapy: Questa tecnica si concentra sul trattamento dei trigger point o punti di dolore localizzati. Punta a migliorare la circolazione sanguigna locale.

Massaggio terapeutico: applicazione di varie tecniche per ridurre la tensione delle articolazioni, ristabilire una corretta circolazione sanguigna e promuovere il rilassamento. Questa tecnica può essere utile nel trattamento tensione cronica e disfunzioni muscoloscheletriche.

Fascial release: tecnica che mira a rilasciare le tensioni e le aderenze presenti nei tessuti connettivi circostanti, noti come fasce. L’operatore applica una pressione graduale e costante per migliorare la mobilità delle articolazioni, ridurre il dolore e promuovere una migliore funzionalità della zona interessata.


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