La fascite plantare è un’infiammazione della fascia plantare, una striscia di tessuto molto simile a un tendine che ha inizio in corrispondenza del tallone e attraversa tutta la pianta del piede, attaccandosi infine alla base delle ossa delle dita.
Il dolore può persistere a lungo, talvolta anche per anni, ma in generale la prognosi è buona nella maggior parte dei pazienti.
I sintomi caratteristici della fascite plantare sono:
- dolore al tallone (talvolta diffuso anche fino a metà della pianta del piede)
- dolore dopo un riposo prolungato
- dolore dopo l’attività fisica (più che durante)
- il dolore inizia quando si appoggia il piede per terra di mattina appena svegli. Di solito è massimo nei primi minuti della giornata
Può anche iniziare dopo lunghi periodi trascorsi in piedi oppure quando ci si alza dopo essere stati seduti.
In moltissimi casi non è necessario alcun trattamento e si assiste ad un completo recupero mediante un approccio esclusivamente conservativo con riposo, ghiaccio ed eventualmente esercizi di stretching.
Si consiglia inoltre di:
- Ridurre l’attività fisica, anche se in genere non è necessario fermarsi del tutto; vanno però limitate le sollecitazioni al tallone (in questo senso è perfetto il nuoto)
- Applicare ghiaccio per cicli di 15-20 minuti più volte al giorno in fase acuta
- Perdere peso se necessario, questo ridurrà il lavoro richiesto alla fascia plantare
- Per quanto possibile cercare di non rimanere in piedi su superfici dure troppo a lungo
- Evitare i tacchi alti e preferire scarpe comode con un buon supporto per il piede
- Valutare con il medico l’eventuale uso di plantari specifici
Il trattamento fisioterapico prevede l’utilizzo di macchinari, utili a ridurre l’infiammazione, come la Tecarterapia e di tecniche manuali per ammorbidire e rielasticizzare la fascia plantare.
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